I corsi di laurea ternani dell’Università di Perugia non se la passano bene, ma anche quelli della sede centrale nel capoluogo di regione non vanno tanto meglio. Di sicuro c’è un fatto: l’appeal degli studenti ternani per l’ateneo perugino va diminuendo di anno in anno. Complice anche la facile raggiungibilità, sono sempre di più quelli che scelgono Roma per gli studi universitari: La Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata. Quando non addirittura, altre regioni per corsi più specialistici, ma non solo.
I dati dell’Istat e del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la ricerca scientifica, ripresi dal quotidiano Il Messaggero, dovrebbero servire alle istituzioni per riflettere: o si investe seriamente nel polo ternano, per renderlo attrattivo e più ricco oppure, come più di qualcuno ha fatto notare, serve un’alternativa. Nel 2003-04- dunque non una vita fa – gli studenti ternani iscritti a Perugia (contando anche il polo ternano) erano 2522, contro 1319 iscritti nei vari atenei del Lazio. A 10 anni di distanza, il dato è più che ribaltato: 2025 nel Lazio (con un aumento del 53%) e 1899 a Perugia (calo del 25%).
Il dato delle matricole è ancora più netto: sulle 912 dell’anno in corso, quelle iscritte nel Lazio sono 364 contro le 320 di Perugia ma nel recente passato il “gap” era invertito: 520 a Perugia contro 373 nel Lazio. Sono invece 477 gli studenti ternani che studiano al di fuori di Umbria e Lazio: di questi ben 200 in Lombardia. Insomma, dati che dovrebbero far pensare.