Arrestati due spacciatori albanesi: oltre un etto di cocaina e 5mila euro. Uno già autore di altri gravi reati

1

Un giovane albanese che aspira a fare il boss: a 27 anni nel suo curriculum annovera già molti gravi reati: spaccio, rapina in villa, aggressione. Nell’aprile scorso gli agenti lo avevano fermato dopo un rocambolesco inseguimento ed avevano dovuto sparare alle gomme dell’auto per fermare la corsa del giovane: in quell’occasione gli erano stati sequestrati addirittura due chili di cocaina (qui l’articolo). Ma il giovane, fuori di prigione dopo pochi mesi con il solo obbligo di firma in questura, ieri pomeriggio ha prima aggredito una signora per futili motivi e poi è stato nuovamente arrestato essendo stato trovato ancora una volta in possesso di una grande quantità di droga e di denaro in contante. In manette anche un suo connazionale 18enne.

Le vicende che hanno nuovamente portato in carcere il giovane albanese sono cominciate ieri pomeriggio in un bar di viale Brin dove il 27enne ha gettato della carta in terra. Un comportamento incivile che non è passato inosservato: una donna che aveva visto la scena lo ha ripreso, invitandolo a gettare i rifiuti negli appositi cestini. Il ragazzo per tutta risposta l’ha insultata e colpita violentemente al volto: la povera signora si trova ancora ricoverata per accertare la gravità delle lesioni riportate.

Subito dopo l’aggressione, il 27enne si è allontanato a bordo di un’auto di grossa cilindrata mentre gli avventori del bar hanno chiamato la polizia. Acquisita la descrizione dell’uomo, gli agenti si sono subito messi sulle sue tracce e poco dopo l’hanno intercettato in piazza Bruno Buozzi: lo hanno visto scendere dall’auto insieme ad un ragazzo e li hanno visti entrare in un bar. A quel punto i poliziotti hanno fermato i due giovani per l’identificazione e l’autista dell’auto, che corrispondeva in pieno alla descrizione, ha dichiarato di essere arrivato lì a piedi e di non avere idea di cosa si stesse parlando. Una plateale bugia per gli agenti che lo avevano visto scendere dall’automobile.

E’ scattata la perquisizione e in tasca, gli agenti gli hanno trovato 5.100 euro in banconote di grosso taglio, anche da 500; con se il ragazzo aveva anche un foglietto con un elenco di nomi, italiani e stranieri, con accanto quote da riscuotere, cifre per migliaia di euro. La perquisizione è stata estesa all’autovettura e nel vano della leva del cambio, gli agenti hanno trovato 13 involucri, contenenti ben 110 grammi di cocaina.

A quel punto il 27enne, autore anche dell’aggressione alla donna, è stato riconosciuto come lo stesso cittadino albanese, disoccupato e senza fissa dimora, che lo scorso 14 aprile era stato arrestato dopo la sparatoria di Borgo Bovio con oltre 2 kg di cocaina, con un’auto rubata dopo una rapina in villa. Dopo un periodo di detenzione, era ora sottoposto all’obbligo della firma in questura. Infatti, come risulta dai registri, poco prima dell’arresto, il giovane era andato a firmare in via Antiochia. Il ragazzo diciottenne, che era con lui, ha dichiarato di essere domiciliato a Roma e di essere entrato in Italia da poco tempo come turista. Era già stato notato comunque più volte dagli agenti in ambienti legati al mondo della droga. Entrambi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio e questa mattina verranno giudicati per direttissima.

 

CONDIVIDI