Castello di San Girolamo al centro di indagini: convento del XV secolo finito in vendita su internet

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Castello di San GirolamoEra un grande convento di oltre 3 mila quadri di superficie complessiva, la cui costruzione iniziò tra il 1461 e il 1471 e divenne castello dal 1898: è quello di San Girolamo. Oggi è quasi completamente in rovina, nei mesi scorsi è addirittura finito in vendita su internet e soprattutto è finito al centro dell’inchiesta della procura di Terni che ruota intorno a operazioni immobiliari e debiti della Diocesi di Terni e che oggi ha portato all’arresto di tre persone e al suo sequestro (qui l’articolo).

Storia. Del complesso originario rimane praticamente solo la chiesa annessa, considerata uno dei primi edifici italiani in stile gotico dove si trovava una grande tela raffigurante San Girolamo (pala ora esposta nel museo di Palazzo Eroli) ma ormai priva (a causa dei restauri succedutisi negli anni) degli affreschi di cui era ricca.

Per quanto riguarda il resto del castello, secondo le fonti storiche indicate dal sito del Comune di Narni, tra il 1461 e il 1471, papa Paolo II diede il permesso al cardinale Bernardo Eroli di edificare un convento, nel luogo dove in precedenza c’era un monastero delle monache domenicane. Considerato troppo suntuoso per i frati Osservanti, che si rifiutarono di andarvi, nel 1527 subì l’invasione dei Lanzichenecchi, diventando “un cumulo di rovine”.

Nel 1860 il convento divenne proprietà comunale e poi rivenduto al conte di Valbranca che, nel 1898, restaurandolo per renderlo atto ad uso di villeggiatura, gli diede il carattere di castello medievale così come appare ora, con torri, merlature e finestre gotiche. Annesso al castello c’è un ampio parco con giochi per bambini, negli anni punto di ritrovo delle famiglie narnesi. Ai suoi piedi anche la piscina comunale mentre non distante si trova lo stadio di calcio, chiamato anch’esso di San Girolamo, che annualmente a maggio ospita la corsa dell’Anello, rievocazione medievale caratteristica narnese.

 

La vendita. Nel 2010, secondo le indagini, il castello era stato ceduto irregolarmente grazie alla complicità di un architetto dirigente del Comune di Narni. Inoltre era stato pagato dalla Diocesi di Terni ma poi finito nelle disponibilità di una società formata da due dirigenti della Diocesi stessa, la Iniziative Immobiliari Srl (qui l’articolo). Infine, nei mesi scorsi, la stessa società Iniziative Immobiliari, pur non avendo speso un centesimo per l’acquisto (a pagare era stata appunto la Curia), l’aveva messo in vendita su numerosi portali internet.

Annunci internet. In diversi siti internet campeggia ancora l’annuncio di vendita del Castello di San Girolamo. La richiesta economica è di 3 milioni di euro. Una bella cifra, considerando che, se fosse stata incassata dalla società Iniziative Immobiliari, sarebbe stato praticamente un utile netto, generato senza alcun costo (sostenuto dalla Diocesi).

L’annuncio, corredato da foto, e pubblicato in diversi portali, recita così: “Nella verde e calda Umbria, alle porte della ridente cittadina di Narni (a 20 km dal casello di Orte autostrada A1 e a 6 km dalla superstrada E 45) proponiamo in vendita il fantastico ‘Castello di San Girolamo’. Attualmente l’edificio si compone di un corpo unico di forma quadrangolare con corte centrale, su due livelli di circa 1300 mq ciascuno, oltre ad un sottotetto abitabile di 370 mq, pertanto una superficie complessiva di 3000 mq. Il corpo nel lato sud-est ha affiancata la chiesa omonima, di origine trecentesca come il resto dell’edificio che però ha subito importanti modifiche ed aggiunte nel XIX secolo. Leggermente staccato sul lato est, è posizionato un piccolo edificio precedentemente destinato a teatrino di circa 500 mq, ed un’altra struttura precedentemente adibita ad asilo di circa 160 mq. A valle dell’edificio è invece presente un piscina di 34×20 metri ed una di piccole dimensioni per i bambini, il tutto inserito in un grande giardino con pini secolari. L’edificio presenta una struttura portante in muratura di pietra e mattoni a sacco, parzialmente a faccia vista ed in parte intonacata, con solai intermedi voltati e solai di copertura in legno”.

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