L’operaio narnese che la polizia ritiene responsabile del ferimento del sindaco di Terni, è accusato di sette reati, tutti contestati in concorso con persone ancora ignote. E’ quanto emerge da un provvedimento notificato al difensore dell’uomo. Gli inquirenti ipotizzano, tra gli altri, anche i reati di riunione pubblica non autorizzata e interruzione di pubblico servizio: accuse che lasciano pensare che le indagini potrebbero allargarsi e coinvolgere altri manifestanti. Dal canto suo l’operaio continua a negare di aver colpito il sindaco e si dice “affranto”.
I reati che vengono contestati al 37enne sono lesioni, riunione pubblica non autorizzata, violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, getto pericoloso di cose e interruzione di pubblico servizio. Il legale dell’uomo, Emidio Gubbiotti, ha spiegato che per dimostrare l’estraneità del suo assistito alle accuse verrà chiesto agli investigatori di sentire gli amministratori e i politici presenti ieri al momento degli scontri tra manifestanti e forze di polizia. Sarà poi sollecitata l’acquisizione di altri video oltre a quelli già visionati dalla questura. “Al momento – ha sottolineato ancora il legale – non è dimostrabile che il mio assistito abbia colpito il sindaco”.
I reati sono contestati al 37enne in concorso con persone ignote: nel registro degli indagati potrebbero quindi finire altri manifestanti. Una considerazione che vale soprattutto alla luce delle ipotesi formulate per “riunione pubblica non autorizzata” che potrebbe riferirsi al fatto che il percorso autorizzato del corteo non è stato rispettato (invece che terminare presso la Prefettura è proseguito fino alla stazione). Inoltre l’ipotesi di reato di “interruzione di pubblico servizio” sembra riferirsi all’occupazione del binario numero 1 della stazione di Terni, avvenuta all’incirca dalle ore 11 alle ore 11,30 che ha comportato il ritardo di 4 treni. L’occupazione del binario è, chiaramente, stata effettuata da molti manifestanti.
L’operaio, fa sapere il suo legale, è “affranto e sta male” ma oggi pomeriggio è comunque tornato al lavoro all’Ast di Terni come previsto dal suo turno di lavoro. Oltre a negare di essere il responsabile del ferimento del sindaco, dice di essere “comunque dispiaciuto per lui, una persona che stima” ha detto ancora il legale. L’avvocato Gubbiotti ha aggiunto che l’operaio “è stanco ma tuttavia intenzionato a collaborare alle indagini. Anche se – ha aggiunto – ha già detto tutto quanto aveva da dire”. Da domani l’operaio sarà in ferie per due settimane, come programmato già da tempo.