Ferimento Di Girolamo, lettera aperta di un poliziotto celerino: ”Sindaco si scusi con forze dell’ordine”

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celereContinua a far discutere il ferimento del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, avvenuto nel corso di un corteo di lavoratori Ast, lo scorso 5 giugno. Per il Ministero degli Interni a colpire il primo cittadino sarebbe stato un manifestante con un ombrello (qui articolo su viceministro che riferisce in Aula). Una versione dei fatti sostenuta nonostante dalle immagini del TgR Rai diffuse il giorno seguente gli scontri sembri molto difficile che a colpire il primo cittadino sia stato il manifestante poi denunciato (qui articolo e video). Ora un poliziotto della celere di Genova torna sull’argomento con una lettera aperta a Di Girolamo. Si tratta di Roberto Maccione, segretario provinciale dell’ADP (autonomi di Polizia) che, nella missiva, difende il ruolo delle forze di polizia, parla delle difficoltà di mantenere l’ordine in situazioni di tensione sociale e, sposando la versione dei fatti del Ministero degli Interni, chiede le scuse del sindaco di Terni.

Questa la sua lettera aperta:

“Caro Signor sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, chi le scrive è uno dei tanti poliziotti che ogni giorno prova a rappresentare degnamente questo Stato.

Le dirò di più, chi le scrive è un cosiddetto celerino. Una categoria particolare come lei ben saprà, signor Sindaco. Abbiamo una pessima fama, siamo considerati picchiatori squadristi servi del potere, senza cuore né cervello, dei veri e propri automi e per alcuni i veri “nemici” del popolo. Già, come se noi fossimo un’élite, una casta isolata e posta, chissà per quale motivo, al di fuori dei problemi di tutti i giorni.

Le dico ad esempio che mia moglie è disoccupata e non trova lavoro, con tutto quel che ne consegue, ed in famiglia non è la sola! Ma credo che a quasi nessuno interessi il fatto che anche noi siamo cittadini, siamo parte del popolo e tiriamo avanti giorno per giorno come i più comuni operai. Nel nostro piccolo abbiamo un livello di professionalità altissimo, visti gli standard di questo paese ed inoltre garantiamo a tutti la tutela di persone e luoghi, questo però sembra non interessare a nessuno.

Lei ha avuto a che fare con alcuni di noi durante quella oramai famosa manifestazione dove degli operai, purtroppo a rischio di perdita del lavoro, erano ovviamente arrabbiati ed alla ricerca di un modo per esternare la propria rabbia ed il proprio sentimento di insicurezza e sconforto per il futuro. Lei, giustamente, visto l’importante ruolo istituzionale ha deciso di affiancarli, tentando anche di calmare gli animi: in quel momento si è verificato qualche attimo di tensione con i colleghi presenti. Gli stessi dovevano impedire l’occupazione della stazione e dei binari, gesto che avrebbe causato enormi disagi a tanti cittadini e proprio durante questo episodio di tensione lei è stato colpito alla testa.

Dalle immagini che sono state trasmesse dai media nei giorni scorsi, sembra però che a colpirla sia stato un ombrello agitato da un manifestante e non uno sfollagente come da lei subito denunciato. La Questura ha dichiarato di avere immagini della scientifica, inequivocabili in merito. Persino il Ministro degli Interni ha sostenuto la tesi.

Se tutto ciò verrà definitivamente accertato, come spero, ci auguriamo di aver la possibilità di leggere le sue scuse al personale impiegato in Ordine Pubblico quel giorno. Questa non vuole certo essere una provocazione, ma una sincera richiesta: in questo periodo di difficoltà che tocca tutti, dobbiamo agire in maniera responsabile e civica.

Dalle immagini rese disponibili, da operatore esperto del settore, posso dire di aver notato la professionalità degli agenti intervenuti i quali hanno evidentemente cercato di limitare al minimo l’uso della forza.

Sa, ogni giorno scendiamo in piazza e come lei certamente saprà, non è raro ritrovarsi di fronte a persone che manifestano per i propri diritti ed il proprio lavoro. Spesso e volentieri, anche se raramente fatto presente dai media, con i manifestanti è capitato di parlare e trovarsi solidali. Li abbiamo ringraziati quando, nonostante un evidente disagio non certo creato da noi e non certo risolvibile con una sommossa, hanno tenuto un comportamento civile e rispettoso durante la manifestazione.

Come detto tutti devono agire responsabilmente e civilmente, dal più ignoto cittadino a chi rappresenta un’istituzione locale o nazionale.

La ringrazio e la saluto, sperando di poter sentire un giorno le sue scuse ai colleghi in servizio quel dannato giorno, ed alla Polizia di Stato.

Roberto Maccione, Segretario Provinciale per Genova dell’ADP (Autonomi di Polizia) per Movimento Poliziotti”

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  • pedro

    Si , il sindaco si dovrebbe prima scusare con la Polizia , e poi con i cittadini che amministra in modo disastroso da quando è in carica .
    La prossima volta che andrà di nuovo a fare l’agitatore di piazza, spero che veramente vengano usati i manganelli per farlo rinsavire, magari associati ad una salutare purga di olio di ricino come ai bei tempi che furono……

    • Nome

      coglione

  • Youterni.it

    LASCIAMO DA PARTE TUTTO E PENSIAMO AL LAVORO

  • Fede

    http://www.youtube.com/watch?v=Ux5rWyqYKGg

    Ma ancora parlate? Per un certo tipo di polizia è la norma mettere le mani addosso ai manifestanti. In questo caso è venuto fuori perchè sono talmente professionali da aver bastonato il sindaco, nella maggior parte dei casi i manifestanti picchiati si tengono le botte e devono stare zitti pena denunce di ogni tipo. Vergogna, se ogni tanto faceste mea culpa, perchè è chiaro che in situazioni di tensione ci può stare anche l’errore, invece di proteggere anche i criminali al vostro interno, ne guadagnereste voi e tutta questa povera nazione.

  • Luca

    La polizia nn doveva calmare nessuno dato che era un corteo tranquillo e silenzioso. In secondo luogo i manifestanti avevano il permesso per occupare il binario 1 della stazione per 15 minuti come in tutti gli scioperi passati conferito dalle autorità alle rappresentanze sindacali. Quindi vedere di informarvi prima di continuare a sparare cavolate…Cristo non è morto di freddo

  • Roberto

    Le scuse le vogliamo noi operai…..in corteo c’erano gente con i propi figli che si sono visti caricare senza motivo ben prima di arrivare alla stazione….con due nostri colleghi feriti!!!

  • Marcello marcelli

    Non vi capita mai di usare le maniere forti con politici corrotti, politici ladri, politici disonesti. Non vi è saltato in mente di caricare i manifestanti del palazzo di giustizia a Milano ( peraltro occupato con gravi disagi alla giustizia). Il fatto e che a rimetter i sono sempre i più deboli, ma attenti che le cose potrebbero cambiare. Non ce la facciamo più a vede re chi muore di fame e chi invece ruba e ingrassa a nostre spese.

  • bobo

    gia! lo dice lo stesso sindaco! pensiamo al 20 % del pil dell’umbria… che il mistro degli interni (che ha riferito al parlamento dell’incidente) forse non sa’ neanche cosa significhi!

  • Markumbria

    Credo che la polizia, come negli altri paesi civili, dovrebbe avere per ogni agente un codice identificativo sulla divisa e sul casco consentendo l’ identificazione di chi commette errori, resta il fatto che non si caricano gli operai, a Terni non accadeva da molti anni…

    • pedro

      Anche i manifestanti dovrebbero allora avere un numero identificativo per scoprire chi compie atti criminali durante gli scontri di piazza .
      Basta con lo sport dei comunisti di diffamare le Forze dell’Ordine , qualche manganellata è anche utile per far rinsavire le persone!!!!

  • Purtroppo quando fate il vostro lavoro credete di poter sfogare tutte le vostre frustrazioni ed i problemi quotidiani con le manganellate….Ecco perche poi alla fine si parla sempre di esagerazioni ed abusi di potere…..Ve ne passate sempre!!!!!!!

  • antonio

    questo scrive da Genova? ma c’eri? l’immagini vedetevi quelle giuste, non quelle che vi fanno comodo…..e nemmeno vi vengono bene.
    saluti sindalì. chiedi scusa tu.

  • nicola_ds

    c’abbiamo da fa’ noi a dare risalto a signor nessuno che chiacchierano e sparano sentenze e cavolate per un attimo di visibilità, come quei delinquenti che a Ferrara manfestavano sotto la finestra della madre di Aldrovandi…

  • Stefano

    Pienamente d’accordo con il poliziotto.
    Tutti parlano senza neanche sapere chi è stato, l’errore del sindaco è stato quello di essere sbrigativo, prima di dare addosso alla Polizia vediamo da chi è stato colpito il sindaco, non facciamo di tutta l’erba un fascio.

  • pedro

    Basta con questo pietismo verso chi amministra da 60 anni in modo dittatoriale la nostra città.

    Vorrei ricordare al sindaco ( che ultimamente svolge le funzioni di capopolo ) le crisi che lui e i suoi degni compagni di merende , non sono stati capaci di affrontare nel passato e che hanno avuto un esito analogo quello che accadrà all’AST

    – Bosco – Fallimento e chiusura

    -Italtel – Fallimento e chiusura

    -Federici pastificio – Fallimento e chiusura

    Terni Chimica – Chiusura

    _Magnetico AST- Chiusura del reparto e trasferimento delle produzioni in Germania e Francia

    -SIT stampaggio -Fallimento , chiusura ,e trasferimento in Francia delle attività.

    Inoltre ci sono altre decine di imprese industriali alle prese con drammatici problemi di sopravvivenza , e di cui nessuno dei comunisti del PD , SEL & Co. al potere in comune si ricorda

    Oggi si schierano per convenienza politica con i lavoratori dell’AST . e non si ricordano quando 5 mesi fà hanno steso tappeti rossi all’arrivo di Sertoviza ( Outokumpu) , salutandolo come benefattore e salvatore del lavoro a Terni.
    Di Girolamo : VERGOGNATI , speriamo che la botta in testa ti faccia rinsavire

  • Eddaje

    Ma per favore, non chiamate più la polizia quando qualche delinquente vi disturba, arrangiatevi tra voi, chiamate i compagnucci, il sindaco, la giunta……Come siete arretrati! Ma non vedete quello con l’ombrello che lo centra in pieno più volte? Quello con i capelli bianchi che si porta la mano alla testa è il sindaco! Sporca porca politica di parte di almeno 30 anni fa.