Italia Nostra Terni e WWF Umbria diffondono le carte ufficiali della Conferenza dei Servizi del 2000 in cui le istituzioni competenti approvarono all’unanimità il tracciato dell’attuale Terni-Rieti comprensivo della galleria Tescino che oggi è interessata da infiltrazioni di acque contaminate. “Per spendere il meno possibile, per far presto, si ricercò il percorso più corto, nonostante ci fosse in mezzo la discarica. Quei progetti (preliminare, definitivo ed esecutivo) furono dunque conosciuti e accettati da tutti, una sfilza di ingegneri e di amministratori, da quelli del Comune di Terni a quelli della Regione fino al Ministero dell’Ambiente”, scrivono i rappresentati delle due associazioni, Andrea Liberati e Giuseppe Rinaldi.
Da quelle carte spuntano i nomi di tutti coloro che hanno approvato il tracciato: tra gli amministratori locali c’è l’ex sindaco del Comune di Terni, Paolo Raffaelli, gli ex assessori Stefano Bufi e Giuseppe Boccolini e l’ex assessore della Provincia di Terni Fabio Paparelli.
Italia Nostra e WWF sono ora intenzionata a spostare l’attenzione dalla galleria alla discarica: “La galleria ‘Tescino’ doveva essere un ‘tubo chiuso’, ma, se è vero che Tecnis ha effettuato un’impermeabilizzazione non a regola d’arte, diversamente da quanto richiesto nel contratto della stazione appaltante Anas, è altrettanto vero che la stessa discarica Ast-Tk non sembra del tutto impermeabilizzata: ora concentreremo le nostre attenzioni proprio su quest’area, considerando che, mentre sul pur non facile ripristino funzionale della galleria Tescino non ci saranno oneri a carico dello Stato, ma pagherà il costruttore Tecnis, doverosamente diffidato da Anas, sul destino di questa bomba ecologica, rappresentata dalla discarica, fonte di tutte le nostre preoccupazioni, prosegue un fragoroso silenzio, né si capisce a carico di chi saranno le relative spese (quando mai la bonifica partirà): Regione, Provincia, Comune e Ast dovrebbero invece fissarne la data di chiusura per poi procedere al doveroso risanamento, di concerto col Ministero dell’Ambiente. La pazienza di cittadini e associazioni è al limite”.
Dalle carte della Conferenza dei Servizi del 2000 emerge inoltre un’altra questione: “Certamente risuonano come una presa in giro alcune parole pronunciate allora, in sede di Conferenza dei Servizi. Giustamente si sollecitava un rapido collegamento tra Terni Est e il piazzale merci Ast: ebbene, 14 (quattordici) anni dopo non c’è niente! Non si sono nemmeno conclusi gli espropri, come emerso pochi giorni fa, mentre 500 tir al giorno ingolfano la città e mettono in pericolo pedoni e automobilisti”.
Unica nota positiva è l’attenzione che sembra acer finalmente attirato la questione ambientale: “Ex malo bonum, citando S. Agostino: il caso ‘Tescino’ fornisce il destro per aggredire finalmente alcune grosse criticità della Conca. Ne torneremo presto a parlare” promettono Liberati e Rinaldi.
Foto carte della riunione decisoria della Conferenza dei Servizi di novembre 2000: