Arpa Umbria annuncia di aver terminato tutte le analisi ambientali seguenti all’incendio Cores-Corecom di Vascigliano del 6 luglio scorso. In sintesi è emerso che tutti i valori degli inquinanti, presenti nell’aria, al suolo e sui vegetali, rientrano nei limiti stabiliti dalla legge. La stessa agenzia regionale aveva in qualche modo anticipato questo tipo di risultato lo scorso 10 luglio rendendo noti i primi riscontri della stazione mobile.
Spiega Arpa: “I microinquinanti organici rilevati sia dal mezzo mobile (presente da circa un mese nell’aerea industriale di Vascigliano) che dal campionatore ad alto volume presentano valori di concentrazione inferiori o prossimi ai rispettivi limiti di quantificazione. Per il parametro Diossine/Furani le concentrazioni rilevate sia dal mezzo mobile che dal campionatore ad alto volume sono risultate sempre inferiori a quanto indicato, per ambienti esterni, dalla Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale (40 fg/m3). Si evidenzia comunque che le concentrazioni rilevate dal mezzo mobile a seguito dell’incendio risultano quattro volte superiori rispetto al valore medio mensile rilevato nel corso del mese di giugno 2015 (5 fg/m3)”.
Prosegue l’ente regionale: “Relativamente al Benzo(a)pirene, unico IPA per il quale è posto un valore obiettivo nel Dlgs 155/10 (1 ng/m3 come media annuale sul PM10), i valori riscontrati sono risultati tutti inferiori a tale limite. Le concentrazioni dei metalli (Arsenico, Cadmio, Cromo, Nichel e Piombo), presenti nel particolato atmosferico campionato dal laboratorio mobile sono in linea con quelli medi settimanali rilevati dallo stesso laboratorio mobile nel mese di Giugno e con quelli misurati nelle centraline della Rete della QA. L’analisi dei dati relativi a NO2, CO e SO2 rilevati dal laboratorio mobile non evidenziano andamenti anomali né durante l’intervallo temporale dell’incendio né durante le ore successive”.
Sempre per quanto riguarda l’aria “anche i dati rilevati dalle centraline della Rete Regionale della Qualità dell’Aria (NO2, CO, SO2, PM10 e PM2,5) non hanno mostrato anomalie. Relativamente ai campionamenti di aria effettuati tramite sacche nella prima mattinata del 6 luglio, dalle ore 6 alle ore 7, i risultati hanno messo in evidenza presenza di BTEX (soprattutto Tolueni e Xileni) a livelli di concentrazioni normalmente riscontrabili attraverso i monitoraggi ambientali di routine in tema di qualità dell’aria”.
Per quanto riguarda i campionamenti sulla matrice suolo e sui vegetali a foglia larga (foglie di girasole, vite, sambuco, nespolo e mais) “sono stati effettuati per valutare le ricadute dei microinquinanti organici (Diossine, Furani, PCB, IPA) prodotti durante l’incendio. Nei campioni di suolo effettuati sono stati riscontrati valori di concentrazione di Diossine/Furani, IPA e tutti i congeneri dei PCB inferiori ai rispettivi limiti di quantificazione. Di seguito vengono riportati in tabella anche i risultati relativi alle deposizioni sui vegetali che, sebbene non esistano per gli stessi specifici limiti normativi, apportano un valore conoscitivo alle indagini”.