Il 13 ottobre la direzione dell’Azienda ospedaliera di Terni ha ufficialmente presentato la nuova Risonanza Magnetica di ultimissima generazione e il neodirettoredella struttura complessa di Radiologia, Giovanni Passalacqua, in servizio dal 1 settembre. Erano presenti per l’occasione la vicesindaco di Terni Francesca Malafoglia e l’assessore alla Salute Coesione sociale e Welfare della Regione Umbria Luca Barberini, che nella mattinata hanno visitato anche altre strutture dell’ospedale ternano, oggetto di un sempre più importante aggiornamento tecnologico e di una profonda rivisitazione organizzativa e logistica.
“Un investimento che conferma la capacità di innovazione del sistema sanitario regionale e dell’ospedale di Terni che risulta sempre più attrattivo e valido, tanto che il 21 per cento dei pazienti viene qui da fuori regione”. È quanto ha affermato l’assessore Luca Barberini, che ha anche evidenziato: “Questa iniziativa si inserisce nella programmazione che porteremo avanti con il nuovo Piano sanitario regionale, che dovrà contenere due elementi importanti: innovazione, intesa come capacità di cogliere i mutamenti in atto, e innalzamento della qualità della rete ospedaliera e dei servizi sanitari regionali”.
“Un macchinario di ultima generazione che è ormai entrato a pieno regime – ha evidenziato il Dg Maurizio Dal Maso – e un direttore con elevate competenze erano i due tasselli che mancavano per consentire ad una struttura strategica come la Radiologia di potenziare l’attività diagnostica soprattutto dal punto di vista della qualità delle prestazioni erogate. Parliamo di oltre 112.000 prestazioni complessive all’anno di cui 7.200 sono esami di RM. Un dato numerico per nulla trascurabile che fa capire la mole di attività della struttura e l’importanza, per un ospedale di alta specializzazione come quello di Terni, di rispondere sempre meglio alle sempre maggiori esigenze diagnostiche in ogni ambito e disciplina”.
L’acquisizione della nuova risonanza magnetica rientra nell’ambito di un ampio progetto di ristrutturazione della struttura di Diagnostica per immagini e radiologia (più di 4milioni di investimento) che prevede l’accorpamento di tutto il servizio al secondo piano seminterrato e un importante aggiornamento tecnologico con sostituzione di gran parte della strumentazione attuale, un nuovo agiografo che si aggiungerà ai due già in dotazione, un’ulteriore TAC e due riuniti per la radiologia tradizionale.
La nuova risonanza magnetica, una Philips Ingenia da 1.5 Tesla, ha potenzialità diagnostiche molto superiori rispetto a quella dismessa ed ha iniziato a lavorare a pieno regime con lo stesso utilizzo dell’altra in dotazione da 3 Tesla: 12 ore al giorno dal lunedì al venerdì e 6 ore il sabato. A spiegarne le principali caratteristiche è stato il dottor Giovanni Passalacqua, alla guida della Radiologia ternana dal 1 settembre come vincitore di concorso: “Dotata di software e metodi di scansione adatti ad ogni esigenza di diagnostica clinica avanzata, consentirà di eseguire anche studi mirati per organo ad altissima risoluzione in campo neurologico, cardiologico, angiografico, urologico, senologico con importanti applicazioni anche per la tipizzazione e lo studio delle neoplasie e delle malformazioni vascolari cerebrali e per la diagnostica oncologica ed oncoematologica, muscolo-scheletrica, delle malattia infiammatorie croniche del’intestino fino agli studi neonatologici”.
Laureatosi presso l’Università la Sapienza di Roma nel 1980 e specializzatosi in Radiodiagnostica presso La Cattolica di Roma, il dottor Giovanni Passalacqua, originario di Avezzano, è stato direttore dell’unità operativa di Radiologia diagnostica e interventistica del presidio ospedaliero SS. Filippo e Nicola di Avezzano fino al 31 agosto scorso, per poi passare a ricoprire il nuovo incarico all’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, dove già dal marzo 2001 effettuava consulenza per la Radiologia Vascolare e Interventistica.
Durante la conferenza stampa l’assessore Barberini ha anche sottolineato che “l’Umbria si conferma tra le regioni italiane in equilibrio finanziario, valutate positivamente nella qualità dell’assistenza dai punteggi Lea (Livelli essenziali assistenza), tanto che il 95 per cento degli umbri si cura nelle strutture del territorio regionale, in un trend sempre più positivo confermato da dati nazionali.
Tutto ciò però non basta, perché i bisogni aumentano e sono profondamente cambiati, cosa che impone una riorganizzazione del sistema sanitario regionale, investendo sulla centralità delle due Aziende ospedaliere regionali che devono puntare sull’alta specializzazione, in collaborazione con gli ospedali di territorio”. Quanto all’ospedale di Terni, Barberini ha espresso “soddisfazione per una prima risoluzione delle criticità manifestate da lavoratori e sindacati”, evidenziando che “in futuro vanno assicurati maggiore dialogo e confronto tra operatori e management al fine di evitare incomprensioni e assicurare azioni tempestive per servizi sanitari di qualità