Tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari e pazienti, 49 persone sono state rinviate oggi a giudizio dal gup di Terni Simona Tordelli nell’ambito dell’inchiesta sui presunti favori all’ospedale di Narni-Amelia per non pagare alcune prestazioni, in particolare le analisi del sangue. L’indagine si era chiusa a febbraio del 2013. Dalla truffa al falso le accuse contestate a vario titolo nel corso dell’indagine condotta dai Nas di Perugia.
Secondo gli investigatori, il personale sanitario avrebbe usufruito, o permesso di usufruire ad amici e parenti, sul luogo di lavoro, delle prestazioni mediche senza pagare il relativo importo, presentando in alcuni casi attestazioni false e simulando ricoveri fittizi per non pagare il ticket degli esami oppure per avere una corsia preferenziale nelle liste di attesa. Tra le 66 persone inizialmente indagate, 17 sono state prosciolte dal gup – 15 nell’udienza del primo aprile scorso e due oggi – mentre per le restanti lo stesso giudice ha respinto la richiesta di non luogo a procedere presentata dai legali, così come l’applicazione dell’articolo 131 bis del codice penale sulla non punibilità per particolare tenuità del fatto. Il processo nei confronti delle 49 persone rinviate a giudizio comincerà il 14 dicembre prossimo.