I militanti di Casapound Terni denunciano di aver subito un’imboscata nella notte, intorno a mezzanotte ed accusano di ciò “circa 30 esponenti della rete antifascista ternana”. Nel pomeriggio lo stesso movimento neofascista aveva messo in atto una manifestazione in ricordo delle vittime delle Foibe.
BONOMI In una nota il responsabile cittadino di Cpi, Piergiorgio Bonomi, scrive: “Il vero volto della rete antifascista è finalmente svelato. Coloro che in questi giorni hanno diffamato il nostro movimento con comunicati e volantini in cui si affermava che CasaPound rappresentava un rischio per la città di Terni, sono usciti allo scoperto; l’aggressione di questa notte nei nostri confronti dovrebbe far riflettere i cittadini su quale è il vero pericolo”.
Prosegue Bonomi: “Fortunatamente non ci sono stati feriti gravi solo un nostro militante con un piede dolorante e la mia macchina presa a calci; l’arrivo sul posto della polizia ha fatto scappare a gambe levate gli aggressori, ma le cose sarebbero potute andare molto peggio, visto che loro erano in 30 e noi in 6. E’ ovvia la premeditazione dell’aggressione comunque, un vero e proprio agguato, visto che solo pochi minuti prima la targa dove nel pomeriggio avevamo posto una corona in memoria era stata imbrattata con la vernice e la corona stessa gettata nella scarpata: tutto è scattato quando ci trovavamo sul posto a ripulire tutto, con una tempistica perfetta”.
Prosegue la nota del responsabile di Casapound Terni: “Comunque saranno le autorità competenti ad indagare sui fatti: noi, che non avevamo niente da nascondere, siamo rimasti sul posto all’arrivo della polizia, mentre coloro che evidentemente si sentivano in torto sono fuggiti via. ‘Aspettiamo’ ora le prese di posizione di quegli esponenti delle istituzioni che fino ad ora si sono sempre schierati al fianco della rete antifascista ternana, autoproclamatasi difensore della libertà ternana, che fino ad ora andava sbandierando ai quattro venti la pericolosità che CasaPound rappresentava per tutti i cittadini, che ci descriveva come pericolosi individui che mascheravano le proprie malefatte dietro ad attività sociali, che ci accusava di cose assurde senza la minima prova solo per infangare la nostra immagine”.
Conclude Bonomi: “Ora che le maschere sono finalmente cadute, e di certo non erano le nostre, vediamo cosa si inventeranno per discolparsi, vediamo quali azioni intraprenderanno le istituzioni nei confronti di chi ha oltraggiato (e non una volta sola) una targa alla memoria in nome del più becero negazionismo. Vediamo, ma nel frattempo non resteremo a guardare: il nostro lavoro per la città ed i cittadini che hanno bisogno di aiuto andrà avanti come sempre, alla luce del sole. Chi invece si muove nell’ombra, colpisce e poi fugge, neanche verrà preso in considerazione”.
TENSIONI Negli ultimi tempi sembrano essersi acuite le tensioni politiche e ideologiche. Soltanto due settimane fa erano stati imbrattati i muri delle sedi di Casapound Terni e del Pd di Collestatte oltre alla targa dei giardini di piazza Dalmazia dedicata ad Anna Lizzi Custodi. Ieri pomeriggio la manifestazione di Casapound si era invece svolta senza problemi, alla presenza però di decine di agenti delle forze dell’ordine.