Altro weekend di controlli per le forze dell’ordine della città di Terni.
I controlli, come stabilito dal comitato per l’ordine e la sicurezza e coordinati dal questore Antonino Messineo, hanno visto in campo agenti della polizia di stato, della municipale, dei carabinieri e della guardia di finanza per un totale di 244 persone identificate nel solo fine settimana.
Tra questi due sono stati i denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il primo, un ternano di 20 anni, disoccupato e con precedenti specifici, è stato notato dagli investigatori della squadra mobile mentre entrava ed usciva più volte dalla sua abitazione in centro venerdì sera. Fermato per un normale controllo, si è da subito mostrato nervoso, tanto da indurre gli agenti ad una perquisizione domiciliare. In casa, sono stati trovati 50 grammi di marijuana destinati con ogni probabilità alla vendita, visto anche il blocchetto limitrofo dove aveva appuntato sia nomi, che totale ordinato dagli ipotetici clienti.
L’altro spacciatore è stato fermato dalla squadra volante in Parco Ciaurro, dopo che aveva
ceduto una dose di stupefacente ad un giovane. L’acquirente è un marocchino di 18 anni, regolare a Terni, che è stato segnalato alla prefettura come assuntore, mentre lo spacciatore, un cittadino della Guinea di 25 anni si trova in Italia come richiedente asilo ed è ospite di una struttura di accoglienza nel Narnese. Il giovane, con un ricorso pendente, in quanto gli è stata rifiutata la prima istanza di asilo, è stato denunciato.
Inoltre tre sono gli ordini del questore a lasciare il territorio nazionale notificati ad altrettanti stranieri, di nazionalità tunisina, non in regola con le norme sul soggiorno. I tre sono stati anche denunciati per non aver ottemperato ad una precedente espulsione.
Controllati inoltre 8 esercizi pubblici, nei quali sono state riscontrate delle irregolarità amministrative, ora al vaglio della Polizia Municipale.
Infine la posizione di una cittadina italo-marocchina, trovata in possesso – senza apparente motivo – di circa 4.000 euro in contanti, è attualmente sottoposta alla verifica della
guardia di finanza.