Terni, entrano in abitazione di un grave malato e tentano furto: tre giovanissime ladre nomadi fermate

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volante-poliziaTre ragazzine nomadi, rispettivamente di diciannove, sedici e tredici anni, tutte con precedenti penali per furto in abitazione, condanne, denunce, più volte fuggite dalle strutture dove erano state collocate, le due più grandi attualmente incinta e la maggiorenne fotosegnalata 56 volte, ogni volta con un nome diverso. Questa mattina il trio di ladre è stato fermato dalla polizia mentre fuggiva da una casa del centro di Terni dove avevano tentato un furto.

Gli agenti hanno raccolto la richiesta al 113 della vittima, un ternano gravemente malato che al momento del furto si trovava da solo in casa, e le hanno fermate a pochi metri dall’abitazione. Le ragazze, all’apparenza tre studentesse, curate e ben vestite, hanno detto di essere residenti a Roma e di stare a Terni per “fare un giro”, ma essendo senza documenti sono state portate in questura. Hanno negato di essere coinvolte nel tentato furto, ma nel frattempo è arrivata la vittima e le ha riconosciute.

L’uomo ha raccontato di aver sentito suonare alla porta di casa, aveva aperto ed aveva visto solo una ragazza che gli aveva chiesto di un certo Mario. Mentre l’uomo le rispondeva di aver suonato all’indirizzo sbagliato, le altre due si erano velocemente intrufolate in casa e in un attimo erano arrivate nella camera da letto. L’uomo, però, nonostante la grave malattia, era riuscito a metterle di nuovo alla porta e a chiamare la polizia. Mentre era al telefono, le ragazze avevano continuato a bussare e a cercare di farsi aprire, avendo realizzato che l’uomo era in casa da solo e pensando probabilmente di poterlo sopraffare; quando hanno capito che l’uomo non avrebbe riaperto sono fuggite, finendo nelle mani degli agenti.

Tutte e tre sono state denunciate per furto. Le due minori sono state collocate in una struttura per minorenni e la diciannovenne che non è stata arrestata solo per il suo avanzato stato di gravidanza è stata munita di foglio di via obbligatorio per il campo nomadi di via di Salone a Roma, dove risiede, con divieto di fare ritorno nel Comune di Terni per tre anni.

La questura di Terni rinnova l’invito ai residenti a “fare attenzione agli sconosciuti che incontrano nei condomini o che girano nel quartiere, anche se insospettabili, e di segnalare tempestivamente ogni tipo di situazione anomala”.

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