Due arresti e un accompagnamento coatto ad un centro di permanenza e rimpatrio per la polizia di stato nella sola giornata di ieri.
L’allontanamento è avvenuto nella giornata di ieri, quando gli agenti hanno fermato quattro cittadini stranieri. L’intervento è partito a seguito di una segnalazione arrivata al 113, che li informava di una rissa fra stranieri, in atto nella zona di corso Vecchio.
All’arrivo della polizia, però, la rissa era rientrata, ma gli agenti hanno comunque provveduto al controllo di quattro ragazzi africani che stavano vicino ad un distributore automatico.
Dalla procedura di identificazione dei giovani sono emerse diverse irregolarità: un cittadino marocchino si trovava già sottoposto ad una misura di prevenzione, avendo l’obbligo di firma in questura, un somalo aveva una richiesta pendente di rinnovo di protezione internazionale, un tunisino di 18 anni era in carico ad una struttura di Montecastrilli, in quanto sottoposto ad una misura alternativa alla detenzione perché condannato, quando ancora minorenne, per rapina aggravata in concorso e perciò, non essendo possibile procedere all’espulsione, è stato riaffidato alla struttura.
E’ andata male invece a un ventiduenne senza documenti e già sottoposto alla misura del respingimento da parte della questura di Agrigento che, dopo essere stato denunciato per non aver ottemperato alla misura, è stato accompagnato coattivamente al centro di permanenza e controllo di Bari.
I due arresti invece, sono avvenuti ieri pomeriggio alle 18.00, all’interno dell’ipermercato di via Montefiorino, quando la squadra volante ha fermato prima dell’uscita da un negozio due giovani africani, dopo la segnalazione del personale addetto alla vigilanza.
I due ragazzi erano stati notati per il loro comportamento anomalo e i sospetti erano stati
confermati dalla visione dei filmati delle telecamere: i due erano entrati nei camerini con due giubbotti di una nota marca e ne erano usciti dopo averli indossati sotto i loro indumenti. Stessa cosa per un paio di scarpe, sempre di una marca costosa, mentre per quanto riguarda due cuffie WIFI, le avevano nascoste in una borsa, insieme alle scarpe usate. Tutto il bottino, considerati i saldi era intorno ai 400 euro.
Arrivati alle casse sono stati bloccati dalla sorveglianza e dagli agenti, e sono stati
accompagnati in questura. Entrambi richiedenti asilo, uno del Gambia di 20 anni e l’altro della Guinea di 19 anni, sono entrati in Italia nel 2016 ed affidati ad una struttura ternana, da qualche mese erano usciti dal progetto di accoglienza, a seguito del rifiuto dell’istanza di protezione da parte della commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato, decisione contro la quale si erano appellati.
Senza fissa dimora in Italia e con precedenti per detenzione ai fini di spaccio per quanto
riguarda il 19enne, sono stati arrestati e oggi verranno giudicati per direttissima, come
disposto dal Pubblico Ministero Barbara Mazzullo.