Terni, sparatoria di via Castello, arrestato il mandante: è l’albanese ferito in via Proietti Divi

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polizia-carabinieriCon un’operazione congiunta di squadra mobile e nucleo investigativo dei carabinieri di Terni, è stato arrestato il presunto mandante della sparatoria avvenuta nella notte del 7 luglio scorso in via Castello, in cui rimase gravemente ferito un albanese di 35 anni, colpito con un fucile da caccia al cinghiale. Si tratta di un connazionale della vittima, un operaio edile di 36 anni, cugino dei due fratelli albanesi già arrestati poche ore dopo il ferimento, in quanto considerati dagli investigatori gli autori materiali della sparatoria.

Sparatoria che sarebbe stata organizzata per vendetta, dettata da una sorta di codice di onore che impone alle bande albanesi di rispondere “al sangue con il sangue”, hanno spiegato oggi in una conferenza stampa il capo della mobile Francesco Petitti e il comandante del nucleo investigativo Pietro Petronio. Il presunto mandante, infatti, nell’ottobre 2013 era a sua volta sfuggito ad un agguato avvenuto in via Proietti Divi, sempre a Terni, in cui tra gli autori era stato individuato dalle forze dell’ordine anche il 35enne (arrestato poco dopo il fatto) poi ferito in via Castello.

Secondo gli investigatori coordinati dal sostituto procuratore Camilla Coraggio, la controversia tra i due gruppi di albanesi è probabilmente legata a forti contrasti familiari nati in Albania e che si trascinano da anni. Dalle indagini è emerso che il 36enne la scorsa estate, oltre che ad ordinare la sparatoria, aveva dato assistenza materiale ai due autori, fornendo loro il fucile utilizzato (mai ritrovato) e segnalando la presenza sul posto della vittima, prima di allontanarsi. Al termine degli accertamenti, durati oltre tre mesi, nei suoi confronti è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip.

L’uomo, quando è stato bloccato, si trovava ancora a Terni, probabilmente convinto di non essere ritenuto dagli inquirenti coinvolto nella sparatoria. Con questo arresto, hanno sottolineato carabinieri e polizia, sono state scongiurate ulteriori possibili rappresaglie.

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