Terni, sparatoria nella notte: ferito gravemente un albanese 35enne

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volante-polizia-notteIeri notte nel centro di Terni c’è stata una sparatoria. E’ avvenuta in via Castello intorno alle ore 2 ed un albanese di 35 anni è stato colpito all’addome da alcuni proiettili: ora è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Terni ma non sarebbe in imminente pericolo di vita. Sul posto stanno svolgendo i rilievi gli agenti della squadra mobile per capire la dinamica del fatto e identificare l’aggressore, che è fuggito. La polizia è stata allertata da alcuni residenti, che avrebbero avvertito almeno due spari e poi sentito il ferito chiedere aiuto.

La direzione sanitaria dell’ospedale di Terni fa sapere che l’uomo è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico eseguito dal dottor Valerio Mecarelli e dall’equipe d’urgenza, ora è ricoverato in Rianimazione in serie condizioni. La prognosi è riservata.

Aggiornamento ore 11,30: il 35enne rimasto gravemente ferito aveva dei precedenti penali. In particolare a febbraio 2013 era stato arrestato per spaccio di cocaina mentre il 22 ottobre 2013 aveva dato vita ad una sparatoria in via Proietti Divi. In quell’occasione, insieme ad un 27enne dal grilletto facile, aveva cercato di uccidere un connazionale (qui l’articolo).

Aggiornamento ore 12,30: il 35enne è stato raggiunto da tre colpi di pistola, centrato al torace e all’addome. Dopo la sparatoria alcuni testimoni avrebbero visto fuggire a piedi due persone ed hanno sentito grida di richieste di aiuto da parte di un amico dell’uomo colpito. Sui motivi del ferimento sono ancora in corso le indagini degli agenti della squadra mobile. Tra le varie ipotesi al vaglio degli investigatori quella del regolamento di conti.

Aggiornamento ore 16,30: l’uomo è stato ferito con un fucile, che secondo la polizia potrebbe aver sparato due o tre colpi. E’ stato colpito mentre stava facendo rientro a casa: fatto che sembra suggerire la dinamica di un agguato. Due i colpi avvertiti distintamente dai residenti che hanno dato l’allarme. Le indagini vengono coordinate nel più stretto riserbo dal dirigente della squadra mobile, Francesco Petitti, e dal sostituto procuratore Camilla Coraggio.

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