Italia Nostra-WWF: ”Nuove infiltrazioni in galleria Tescino. A Terni serve intervento del Governo”

2

tunnel Tescino 1“Con vera amarezza informiamo che dalla volta del tunnel ‘Tescino’, superstrada Terni-Rieti, ‘piove’ nuovamente. E pesantemente. Le piazzole di emergenza sono state fin da ora interdette”. A comunicarlo sono Andrea Liberati di Italia Nostra Terni e Giuseppe Rinaldi di WWF Terni che diverse settimane fa avevano sollevato il problema. Successivamente, a metà gennaio, l’Anas era intervenuta chiudendo la galleria per diversi giorni per effettuare dei lavori. Interventi che purtroppo sembrano non essere stati risolutivi. 

Le due associazioni mettono in fila diverse criticità ambientali che riguardano Terni e annunciano di voler richiedere l’intervento del Governo. Infine, pur in maniera indiretta, accusano il sindaco Di Girolamo (l’altro ieri autore di un intervento molto criticato da ambientalisti e numerosi utenti di social network) di essere uno dei responsabili di una situazione ambientale preoccupante.

Tunnel Tescino. “Già un mese fa avevamo vagheggiato la necessità di un risanamento strutturale, certo costoso, ma apparentemente necessario dinanzi a un fenomeno così pervasivo; probabilmente non eravamo andati lontani dal vero, ma sembra che si sia scelta un’altra strada -è proprio il caso di dire” affermano Italia Nostra e WWF che ricordano “la galleria era già stata chiusa, ad appena due anni dall’inaugurazione, a causa di infiltrazioni di liquidi non identificati. Il tunnel fu scavato sotto le discariche Thyssen Krupp. L’opera salì subito agli onori delle cronache per il famigerato ‘laghetto dei veleni’ di cromo esavalente saltato fuori all’avvio dei lavori”.

Cosa sono quei liquidi. Le due associazioni proseguono: “Domandiamo ancora una volta all’ARPA cosa contengano le acque che precipitano sull’asfalto della galleria e se esistano pericoli per la salute umana. La città e tutti gli automobilisti devono sapere”. L’Arpa Umbria aveva in effetti promesso la pubblicazione delle analisi condotte a metà gennaio ma ad oggi non ha diffuso alcunché.

Per Terni serve intervento del Governo. Per Liberati e Rinaldi, il problema ambientale riguarda l’intera città di Terni: per questo, attraverso il prefetto, chiederanno l’intervento del Governo. “Da settimane stiamo esponendo alla pubblica opinione e alle Autorità grandi criticità ambientali: nichel e cromo a terra in quantità esorbitanti; un quartiere ricoperto ciclicamente dalle polveri; un S.I.N. la cui bonifica è meno di un periodo ipotetico del terzo tipo (o dell’irrealtà), mentre le discariche di Pentima e Valle restano lì come bombe ecologiche, ipotecando il futuro della nostra comunità. Per tutti questi motivi, alla luce dell’emergenza in essere, chiederemo formalmente l’intervento del Governo tramite il prefetto di Terni: a questi intendiamo rappresentare non solo le vive preoccupazioni delle associazioni e dei residenti per quanto sta accadendo (e non certo da oggi) ma anche sollecitare le necessarie quanto indifferibili soluzioni”.

Sindaco responsabile. Quindi la stoccata finale implicitamente rivolta al sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo (che venerdì scorso ha sostenuto non ci sia una situazione allarmante): “Le opinioni degli autentici responsabili di tale storia non servono a cambiare le cose”.

CONDIVIDI